Zespri kiwifruit cross-promoted with Tajin seasoning

Zespri International cross-promoted its New Zealand-grown kiwifruit this summer with Mexico-based Tajin, a maker of seasonings.

Zespri kiwifruit cross-promoted with Tajin seasoning

Courtesy Zespri

Zespri International cross-promoted its New Zealand-grown kiwifruit this fall with Mexico-based Tajin, a maker of seasonings.

Hispanic retail markets in Texas served sliced kiwifruit rimmed with Tajin seasoning in promotions running from Aug. 14 to Sept. 5, said Susan Hughes, a spokeswoman for Tauranga, New Zealand-based Zespri.

Promotions ran in 32 stores in Houston, 24 in Dallas and 2 in Austin, Hughes said.

The seasoning consists of chile peppers, salt and dehydrated lime juice. Sales of Zespri kiwifruit during the promotion were triple the amount normally sold during demos, Hughes said.

Tags: import , Mexico , retail Commodities: Kiwifruit Fuente:thepacker.com

La Cina e’ la nuova terra promessa per i kiwi Zespri

Le esportazioni di kiwi neozelandesi verso la Cina stanno conoscendo un vero boom, con un valore esponenzialmente cresciuto dai 10 milioni di dollari di 5 anni fa ai 100 milioni di oggi.

Quest'anno, la compagnia Zespri venderà in Cina 7 milioni di vassoi di kiwi a polpa verde e gialla e le previsioni parlano di un aumento a 9 milioni di vassoi per l'anno prossimo, cosa che incrementerebbe il fatturato a 20 milioni di dollari l'anno. La Cina è entrata nella top ten dei principali mercati di esportazione di Zespri e, nel giro di dieci anni, diventerà il suo secondo mercato di vendita per importanza.

Zespri vende annualmente circa 100 milioni di vassoi di kiwi in tutto il mondo, per un fatturato di 1,5 miliardi di dollari. Oggi come oggi, la Cina assorbe prevalentemente kiwi a polpa verde, ma nel medio termine, grazie all'aumento del potere di acquisto della middle-class cinese, anche le esportazioni del più redditizio kiwi a polpa gialla aumenteranno rapidamente.

Esportazioni dei kiwi Zespri in volume, per area geografica:

Europa: 54,1 milioni di vassoi
Giappone: 17,0 milioni di vassoi
Altri paesi asiatici: 24,4 milioni di vassoi
Nord America: 7,0 milioni di vassoi

Valore globale delle vendite: 1,5 miliardi di dollari

1 vassoio = 3,5 kg

Fonte: www.stuff.co.nz

Data di pubblicazione: 26/10/2010
Autore: Rossella Gigli
Copyright: www.freshplaza.it

Cuneo: inizia la raccolta del kiwi

Inizia in questi giorni la raccolta dell’actinidia nella zona di Cuneo. I tecnici delle organizzazioni di frutticoltori, coordinati dal Creso-Centro per la frutticoltura del Piemonte hanno monitorato l’evoluzione della maturazione dei frutti nei comuni della fascia pedemontana dove si è diffusa la coltivazione dell’actinidia: Saluzzo, Lagnasco, Manta, Verzuolo, Piasco, Busca, risalendo in altitudine fino a Monastero di Dronero.

Nel fine settimana, complici gli abbassamenti di temperatura, la trasformazione dell’amido in zucchero ha subito una brusca accelerazione: il contenuto zuccherino supera oggi la soglia minima stabilita per la raccolta: 6,2 °Brix. Diventeranno 12-14 gradi dopo il periodo di finissaggio in magazzino, quando saranno pronti per il consumo a partire da metà novembre fino a maggio. Negli altri mesi, i kiwi che consumiamo arrivano dall’altro emisfero, dove la maturazione è sfasata di 6 mesi rispetto al nostro.

Quest’anno si prospetta un’annata eccellente per la qualità, nonostante il gelo dello scorso inverno abbia ridotto la produzione del 35%. Il contenuto in sostanza secca – l’indice che meglio rappresenta il potenziale qualitativo – supera già il 15%. La raccolta dovrà essere tempestiva, condizioni meteorologiche permettendo. Si punta a concludere le operazioni entro fine ottobre–primi giorni di novembre, prima cioè che le temperature possano scendere sotto lo zero, danneggiando i frutti. La produzione piemontese è concentrata ai piedi del Monviso.

L’Italia è il primo produttore mondiale di kiwi, davanti alla Nuova Zelanda che un secolo fa ne aveva avviato la coltivazione professionale. Il Piemonte, con oltre 5.400 ettari di superficie e una produzione di 80.000 tonnellate, è seconda in classifica a livello nazionale. L’actinidia made in Cuneo è esportata per oltre l’80%, soprattutto nei Paesi del nord-Europa, che ne apprezzano l’elevato contenuto in vitamina C, ben superiore a quello degli agrumi. Il kiwi ha inoltre un elevato potere anti-ossidante, che gli conferisce proprietà anti-aging.

Il kiwi è arrivato in provincia di Cuneo nel 1974, quando alcuni frutticoltori di Verzuolo – Giovanni Battista Quaranta, Agostino Spertino, Antonio Quaglia e Michelangelo Rivoira – misero a dimora le prime 1.900 piante. Nel gruppo dei pionieri anche Mario Sacchetto di Lagnasco, Pierpaolo Borretta di Saluzzo e Giovanni Oderda di Centallo. Le piante originarie di Augusto Spertino sono ancora oggi in produzione nella frazione Falicetto di Verzuolo. La coltivazione dell’actinidia in Europa era iniziata qualche anno prima in Corsica, un clima mediterraneo, mentre non esistevano esperienze in ambienti continentali pedemontani, come il Cuneese. Si scoprì poi che il clima temperato, determinato dalla protezione della cerchia di montagne del Piemonte sud-occidentale ben si adatta alla specie, che anzi qui trova un ambiente simile a quello di origine, nella catena montuosa del Wuling in Cina.

Data di pubblicazione: 19/10/2010

Fuente: freshplaza.it

Cultivo de Kiwi bajo la copa de los nogales en Tucumán

Hace un tiempo atrás tuvimos noticias sobre un emprendimiento familiar, realizado al pie del cerro, en el departamento Burruyacu de la provincia de Tucumán.

Nos pareció una idea no sólo original (en estas latitudes) sino que digno de compartir con toda la comunidad, ya que como todo emprendimiento familiar, tiene mucho esfuerzo y horas encima.

Burruyacu tiene un promedio de lluvia anual de 1100 mm con una distribución de aproximadamente 900 mm en la época estival (octubre-marzo) y el resto durante el invierno.  Las heladas ocurren generalmente entre junio y agosto y las granizadas son muy poco frecuentes (por lo general no graniza).

La concepto del proyecto es plantar bajo la copa de los árboles autóctonos (nogal, pacará, cedro) para  representar en principio, las condiciones naturales en que se desarrolla la planta de kiwi y a la vez utilizar un sector de la propiedad que esta clasificada como zona amarilla en la ley de ordenamiento de bosques nativos provincial (dicha clasificación no permite desmontar pero si aquellas actividades agrícolas que favorezcan el desarrollo de las especies arbóreas autóctonas).

Si bien el manejo del sistema de conducción y mantenimiento del predio es mas complicado, tiene la ventaja que no se utilizan media-sombras para bajar la intensidad lumínica y a la vez el mismo monte hace las veces de barrera contra el viento (altura de las copas: 18 a 20 mts), disminuyendo la evapotranspiración y manteniendo la humedad ambiente. Esto reduce sustancialmente el costo de la infraestructura de sostén.

Otra ventaja muy importante para todos aquellos que dispongan de predios similares, es la de no tener que desmontar.

Las características del suelo son:

  • Ph entre 6.9 y 7.3, se prevé bajar el ph mezclando con pinocha y emplear abonos que acidifiquen el suelo.
  • Cantidad de horas efectivas de frío: 400-500
  • Clasificación del suelo: Franco limoso
  • Materia orgánica: 3.00%
  • Calcáreo: 0.8
  • Fosforo ppm: 3.00
  • Potasio meq/100gr: 0.72
  • Capacidad de campo: 31.6 %
  • Salinidad CEes ds/m: 1.05
  • Marco de plantación

    Esta previsto plantar en hileras con una distancia entre plantas de 3mts y 5 mts entre filas. El sistema de conducción es en T-bar con un ancho de la T de 1.8 mts y una densidad de machos del 20% (1c/4 hembras).

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  • Las plantas se colocarán sobre montículos de aproximadamente 0.50 mts de altura por un diámetro de 1.10 mts en la base. Estos montículos son a los fines de evitar el encharcamiento en la base de la planta. El ensayo se realizaría con un total de 100 hembras y 25 machos.

    Las hileras se dispusieron de manera que los árboles queden dentro la zona de conducción de tal forma de mantener libre los espacios de circulación.

    Los montículos se preparan primeramente removiendo el suelo natural en una profundidad de unos 30 cm y mezclando con hojas de pino, arriba de esto se colocan capas de suelo de 20 cm a las que se agregarán más hojas de pino. La variedad a cultivar sería Hayward.

    Quienes quieran saber más, pueden ponerse en contacto con Daniel Garat escribiendo sus consultas a [email protected]. Es el deseo de Kiwiguru de seguir de cerca el proyecto y mantener informada a la comunidad.

  • Fuente: http://kiwiguru.wordpress.com/

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Nueva Zelandia: Se formará nueva cooperativa de kiwi

Dos operadores de poscosecha de kiwis en la Bahía de Plenty planean la fusión para formar una nueva cooperativa de suministro propia.

La cooperativa de Satara y EastPack dicen que la fusión aumentará la escala y mejorará la eficiencia y calidad.

Una declaración del prospecto y la inversión se publicará a mediados de noviembre, y los inversores de ambas empresas votarán sobre la fusión a principios de diciembre. La fusión necesita el apoyo de tres cuartas partes de los inversionistas para continuar.

Los inversores y accionistas de Satara ofrecerán US$1,25 por acción. Los accionistas de Transactor se les dará una participación equitativa en EastPack.

Basado en información de: radionz.co.nz

Fecha de publicación: 05/10/2010
Editor: Angie Lyris
Fuente: www.freshplaza.es